Un rapito silenzio ha caratterizzato il convegno che si è tenuto giovedì 18 aprile, dalle ore 16:00, presso l’Aula Magna della Scuola Media E. Montalbetti e si è protratto fino alle 19:00 
La prevenzione del disagio giovanile, è stata la tematica scelta per il convegno, tematica affrontata dalle diverse prospettive dei relatori che si sono susseguiti, capaci di “incatenare” l’uditorio, costituito da genitori degli alunni del plesso e docenti, che, stupiti hanno seguito le varie fasi del convegno.
Artefice dell’iniziativa è stata la  richiesta di esperti e consulenti  da parte delle Dirigenti Marisa Maisano e Anna Nucera dell’I.T.I Panella -Vallauri professioniste che, con passione, da anni operano per una scuola a “misura di alunno”, una scuola in cui l’alunno si senta accolto, ascoltato, compreso,due professioniste legata non solo dall’affetto e dalla stima, ma anche dalla comune mission: una scuola che sia una comunità educativa. 
I lavori sono stati magistralmente inaugurati dalla Dirigente Maisano che, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di momenti di dialogo tra la scuola e la famiglia, per cercare insieme di decodificare i messaggi, sempre più spesso non verbali, che i giovani lanciano. Il termine complessità è stato il file rouge che, come un collante, ha tenuto insieme le tessere dei diversi interventi che, armoniosamente uniti, hanno delineato un quadro, quale il disagio del mondo dei giovani che ha invitato ad una riflessione, ad una messa in discussione di modus operandi in seno alla famiglia e nell’ambito della scuola.
In una società ipercorporea- dice il Dottore Romeo Pasquale, psichiatra presso l’ASP 5 di Reggio Calabria-, necessita riempire le relazioni tra genitori e figli di parole, di gesti di affetto, non di oggetti, di denaro.
Moderatore dell’incontro è stato il Dottore Stellitano, primario presso l’Ospedale di Melito P. Salvo, che ha sapientemente incastrato gli interventi, intervallandoli con proprie riflessioni sempre pertinenti, frutto anche di anni di esperienza maturata sul campo.
Il disagio giovanile- dice il Dottore Stellitani-, è un mondo complesso ed è proprio la complessità una categoria che spesso fa paura. La complessità richiede strumenti complessi, in grado di leggere in maniera corretta “la giungla” di messaggi spesso contrastanti. In questo contesto, la famiglia, la scuola,le istituzioni, giocano un ruolo fondamentale, supportati in questo arduo compito da professionisti come la Dottoressa Squillace che da circa un anno svolge un lavoro di sostegno agli alunni dei plessi coinvolti e di mediazione nelle situazioni di conflitto tra genitori e figli.
La psicologa Dottoressa Squillace, responsabile del centro anti abusi minorili presso l’ASP 5, ha fatto un ampio excursus sul tema del disagio giovanile, ha fatto tesoro della sua trentennale esperienza che le ha consentito, unitamente ad una profonda sensibilità che la caratterizza, di trattare con estrema professionalità e competenza, una tematica delicata, attuale, ma libera da incrostazioni rappresentate da luoghi comuni e vuota retorica. Tra i tanti temi oggetto di riflessione, la dottoressa ha parlato del senso di solitudine che caratterizza le nuove generazioni che troppo spesso si rifugiano in un mondo virtuale rappresentato da internet, fagocitati da social Network come facebook, twitter, eccc…,ma che per quanto innovativi e per questo non devono essere demonizzati, paradossalmente li  isola.
Come in tutte le manifestazioni  che vedono coinvolto l’Istituto Comprensivo Telesio Montalbetti- Ciraolo, i veri protagonisti  sono stati i  giovani alunni ,che non solo  hanno accompagnato  l’intera serata riscaldando i cuori di ciascuno interpretando canzoni di un certo spessore emotivo già note,ma soprattutto attraverso  le parole di testi inediti  da loro scritti ed anche danzate come la  splendida interpretazione classico- rap di Layla Merzoug ,che  attraverso il linguaggio del corpo ha espresso l’angoscia e lo strazio di un’adolescente vittima dell’indifferenza.
La “voce del silenzio” dei giovani alunni, protagonisti dell’incontro, si espressa in un meraviglioso ventaglio fatto di lettere scritte da loro, di canti le cui parole e musica hanno avuto sempre gli alunni come autori. Ultimo, ma certamente non per ordine di importanza, è stato l’intervento della Dottoressa Giuseppina Garreffa, Direttrice dei Servizi Sociali presso il tribunale di Giustizia Minorile di Reggio Calabria, che ha dato al convegno un’anima nuova affrontando il complesso mondo della devianza giovanile.
Nel suo intervento ha stigmatizzato i comportamenti di una società individualista, competitiva che vede nell’altro un rivale, la morbosità verso la notizia che rivela una umanità che ha dimenticato la propria humanitas, ormai confinata in un gretto individualismo che ha inaridito i sentimenti.
I giovani-  ha concluso la Dottoressa, - sono il futuro e tutti, come cittadini dobbiamo sentirci responsabili, occorre sempre dare una possibilità di riscatto a chi si è smarrito.
Possiamo dire che, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui, anche solo sognare è diventato un lusso, ieri, per poche preziose ore, all’interno di una splendida cornice abbiamo sognato un futuro migliore per i nostri figli.
Un grazie di cuore è stato espresso dalla dirigente  Maisano a tutti i relatori e alla dottoressa Squillace in modo particolare, per la professionalità messa al “ servizio” delle famiglie e dei giovani,servizio che  sta riunendo genitori e figli separati dai silenzi e dalle incomprensioni generazionali, creando all’interno dell’ istituto un vero e proprio sportello d’aiuto. Ancora un riconoscimento da parte della Maisano a tutto il suo staff, collaboratori scolastici ,amministrativi,tecnici,docenti ,ai professori    Crocè,Cuzzola ,Romeo ,De benedetto senza il lavoro  di rete dei  quali , il successo  della serata e dell’intero progetto che si sta portando avanti  non sarebbe stato possibile