Reggio: istituto comprensivo Telesio-Montalbetti abbraccia il commercio equo e solidale PDF Stampa E-mail

 

Domenica 18 Novembre 2012 09:41

 
Di seguito la nota diffusa dall'ufficio stampa dell'associazione 'Zoì Olò': Diritti umani, sviluppo sostenibile,commercio equo e solidale, consumo responsabile, intercultura su queste
aree tematiche si è sviluppato l’incontro info/formativo promosso dall’Istituto comprensivo “Telesio-Montalbetti”di Reggio Calabria con la collaborazione dell’Associazione di volontariato “Zoì Olò”(Pane per tutti) ,il cui scopo sociale è la diffusione sul nostro territorio dei principi fondanti del commercio equo e solidale.
“Coerentemente con quanto realizziamo nella nostra scuola con gli studenti –ha detto la dirigente dell’istituto,Marisa Maisano - riteniamo indispensabile rivolgere la nostra azione di educazione non solo verso gli  allievi anche di (in)formazione verso  tutti  quelli che operano  nella scuola e le famiglie.
Tutto il nostro impegno è ,dunque, rivolto a favorire e stimolare nei nostri ragazzi atteggiamenti e stili di vita animati da valori quali la sobrietà, il rispetto per la diversità, la conoscenza, la solidarietà e la cooperazione tra persone di Paesi diversi. Il commercio equo e solidale è, perciò, un tema privilegiato che la nostra scuola ha deciso di assumere come  percorso preferenziale su cui abbiamo in particolare impegnato fra gli altri due figure professionali di riferimento che coordineranno le attività da qui a fine anno:i professori Giovanna Barreca, Giovanni De Vincenzi e la vicaria Concetta Marsala.
All’incontro per l’Associazione erano presenti l’ing. Piero Polimeni e il prof. Guido Leone,esperti del settore, che da volontari,unitamente ad altri soci,portano avanti da anni il loro impegno per lo sviluppo del mercato equo e solidale.
L’ing. Polimeni,nell’interloquire con gli allievi ,ha raccontato la storia della Bottega del Sud,unica realtà nel nostro territorio e lo sforzo prodotto per far crescere a livello locale la cultura e la sensibilità della gente verso il consumo critico e lo sviluppo sostenibile.
Ha presentato dei prodotti particolari provenienti dai Paesi in via di sviluppo ai cui produttori sono garantiti compensi  “giusti” per il loro lavoro, al riparo dallo sfruttamento delle multinazionali e delle grandi distribuzioni. E’questa la sfida economica e politica del “commercio equo e solidale”, una realtà sempre in  crescita che coinvolge un milione di lavoratori nel mondo, tra cooperative e piccoli produttori.
Ai ragazzi, che si sono mostrati molto interessati e che proseguiranno nei prossimi giorni il loro percorso conoscitivo della problematica con l’aiuto dei docenti, Polimeni e Leone hanno , di fatto, riassunto i principi del commercio equo e solidale con il seguente decalogo:I principi del Commercio Equo e solidale:
- pagare un prezzo equo ai produttori locali per consentire loro di raggiungere un livello di vita dignitoso;
- fornire ai produttori un pre-finanziamento per sostenere i costi di produzione, senza essere costretti a indebitarsi;
- garantire l'accesso dei produttori al mercato e continuità nelle relazioni commerciali tra produttori e importatori per un autosviluppo sostenibile;
- favorire l'importazione diretta per remunerare al meglio i produttori evitando forme di intermediazione speculativa;
- fornire assistenza tecnica e formazione ai produttori;
- assicurare trasparenza e responsabilità in tutte le fasi del processo;
- investire parte dei guadagni in progetti di sviluppo sociale (nelle comunità dei produttori);
- favorire la valorizzazione delle diverse culture locali;
- la produzione avviene nel rispetto dell'ambiente sostenendo la conservazione della biodiversità, promuovendo l'agricoltura biologica e processi a basso impatto ambientale dalla coltivazione alla distribuzione;
- assicurare il rispetto dei diritti dei lavoratori e dell'infanzia;
- garantire pari opportunità lavorative senza distinzione di sesso, etnia, religione o pensiero politico.
 
 

Ufficio Stampa
Guido Leone